<P><STRONG>...vado a vedere i motorhead...<BR>...Vado A Vedere I Motorhead...</STRONG></P>
<P><STRONG>CAZZO</STRONG></P>
<P><STRONG>VADO A VEDERE I MOTORHEAD!!!</STRONG></P>
<P><STRONG>Anni e anni e anni di metallo, di musica e sudore, e mai li ho visti calcare il palco.<BR>Come i più, conosco a memoria (abbastanza) i pezzi più noti.<BR>Come i più, non so cosa aspettarmi.</STRONG></P>
<P><STRONG>Il luogo é quello noto ed ex fighetto che una volta ospitava la PuttanataFiesta, ora spostata a lato, più defilata rispetto al posto in cui si suda, si urla, si battono i piedi ed i corpi uno contro l'altro.<BR>S'arriva, e ad accogliermi, oltre alla fila per l'ingresso, trovo Musica, che magari non conosco, ma che comunque fa vibrare qualcosa.</STRONG></P>
<P><STRONG>Raggiungo l'Arena, in parte polverosa di terra, in parte lastricata pericolosamente, e trovo poca, pochissima gente.<BR>Vero é che é ancora presto, per vedere Loro, non abbastanza per vedere il primo gruppo spalla, decisamente l'orario giusto per il secondo.</STRONG></P>
<P><STRONG>Meritano una menzione gli Extrema, a me sconosciuti anche nel nome, per essersi onestamente esibiti prima del Delirio che li ha seguiti (il batterista, FORTISSIMO, ha fatto delle cose allucinanti, che però ho potuto solo vedere, e non ascoltare, ma vabbé...).</STRONG></P>
<P><STRONG>Chiusa la (gradevole) parentesi "metallota", lascio passare il tempo che mi divide da Loro guardando la ancora poca gente, respirando odori resinosi e vari, ammirando la birraia alta quanto me (ma decisamente più bella) e lasciandomi lentamente andare, col diaframma che s'alza e si abbassa, al clima che si spera incandescente.<BR>Con stupore m'accorgo che, oltre a me, ci sono anche parecchi altri portatori sani di capelli bianchi, ed altri che hanno ormai abbandonato ogni tentativo di ri/crescita degli stessi.<BR>L'età media é piuttosto bassa, con punte tremende agli estremi; come già detto, vecchietti più grandi di me, con almeno uno che accompagnava al concerto i tre figli, che insieme non raggiungevano la mia età.</STRONG></P>
<P><STRONG>Ammirando globi torniti e sodi, respirando profumi resinosi e sorridendo ebete, mi faccio portare dal tempo fino al momento in cui sul palco si spengono le luci.</STRONG></P>
<P><STRONG>Mr. Ian Fraser "Lemmy" Kilmister, basso. Classe 1945.<BR>Mr. Philip Campbell, chitarre. Classe 1961.<BR>Mr. Mikkey Dee, batteria. Classe 1963.</STRONG></P>
<P><STRONG>E mi si scusi se é poco.<BR>Niente annunci, niente grandi scene, i Tre riempiono il palco, né troppo piccolo né troppo grande.<BR>Subito, improvvisa, granitica...</STRONG></P>
<P><STRONG>...la Musica...</STRONG></P>
<P><STRONG>Tre Dolmen, tre Monoliti, neri come quello di 2001 Odissea Nello Spazio, ma decisamente più presenti, più pressanti.<BR>Teste che dondolano veloci, corpi che saltano, sudoresudoresudore, e le orecchie piene di alti e medi, e lo stomaco tartassato dai bassi potenti e rotondi.<BR>Il delirio si scatena, l'Armageddon fa le prove generali per il 2012.<BR>I Motorhead sono sul palco!</STRONG></P>
<P><STRONG>Non riesco a descrivere compiutamente ed a fondo la sensazione che provo, quindi non mi resta che continuare con fatti e numeri.</STRONG></P>
<P><STRONG>Ho 44 anni, e mi sono ritrovato per quasi tutto il concerto in 4 fila, ad urlare, spingere, cantare, saltare, cercare un filo d'aria o il metallo irraggiungibile delle transenne.<BR>Ho 44 anni, e l'ultimo concerto così é stato (almeno) 15 anni fa.<BR>Ho 44 anni, ed oggi porto i lividi di quella sera, anche se la voce é tornata normale, dopo solo un paio di giorni, e ho realizzato cosa é cambiato da 15 anni a questa parte:<BR>i pischelli che vanno a questi concerti sono TUTTI PIU' ALTI E GROSSI DI ME!!!!</STRONG></P>
<P><STRONG>Comunque sia, i Tre inanellano i loro signori 35 anni di musica un pezzo dietro l'altro.<BR>In tutto il concerto avranno detto al massimo cinquanta parole, la maggior parte delle quali sinceramente incomprensibili.<BR>Solo ed esclusivamente Musica.<BR>Pompata, potente, CAZZUTA!</STRONG></P>
<P><STRONG>64, gli anni di Lemmy, eppure non si ferma un attimo, in un'ora e mezza di concerto resta assente per la durata del solo di batteria e per la (necessaria?), invisibile "botta"...<BR>Urla, una statua drizzata verso il cielo, verso il microfono, a sputar parole e bestemmie, a fumare sigarette MENTRE canta, a concedersi, addirittura, un pezzo acustico, in cui si spara pure un bel solo di armonica.<BR>Tutti e tre non staccano un attimo, e l'energia che trasmettono é contagiosa, scuote le persone, le fa ridere dei colpi dati e ricevuti, e cementa il rapporto con chi si trova sotto il tuo gomito, o sopra il tuo piede, che sorridendo chiede o accetta scuse ed abbracci.</STRONG></P>
<P><STRONG>E su tutto, oltre ai segni, al sudore troppo, restano le parole di Lemmy ("We are Motorhead and we play Rock 'n' Roll!") ed un pugno chiuso, levato al cielo, con pollice, indice e mignolo stesi.</STRONG></P>
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<P><STRONG>by Rob</STRONG></P>
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<P><BR>"It's hard to explain. Bands don't exists like they used to, except for the older ones like us. There's always going to be one guy in a band (now) who fucks it up for the others: 'Oh, I can't go on tour, it's the wife . Dog's havin' pups and she says it's either her or the band, so off you go.' And that sort of attitude seems a lot more abundant these days"</P>
<P>Lemmy </P>