• ORPHANED LAND @ TRAFFIC ROMA

  • NO SUN MUSIC e TRAFFIC CLUB presentano:<br>ORPHANED LAND live @ Traffic Club<br><br><span itemprop="description"><span class="fsl">ORPHANED LAND (Progressive Metal, ISR)<span class="text_exposed_show"><br> <a href="https://www.facebook.com/OrphanedLandOfficial" rel="nofollow"><span>http://www.facebook.com/</span><wbr><span class="word_break"></span>OrphanedLandOfficial</a><br> <br> KLONE (Progressive Metal, FR)<br> <a href="https://www.facebook.com/KLONEBAND" rel="nofollow"><span>http://www.facebook.com/</span><wbr><span class="word_break"></span>KLONEBAND</a><br> <br> MATRICIDE (Metalcore, ISR)<br> <a href="https://www.facebook.com/MTRCD" rel="nofollow"><span>http://www.facebook.com/</span><wbr><span class="word_break"></span>MTRCD</a><br> <br> THE MARS CHRONICLES (Alternative/Post Metal, FR)<br> <a href="https://www.facebook.com/themarschronicles.theband" rel="nofollow"><span>http://www.facebook.com/</span><wbr><span class="word_break"></span>themarschronicles.theband</a><br> <br> EMBRACE OF DISHARMONY (Progressive Metal, IT)<br> <a href="https://www.facebook.com/EmbraceOfDisharmony" rel="nofollow"><span>http://www.facebook.com/</span><wbr><span class="word_break"></span>EmbraceOfDisharmony</a></span></span></span><br><div><br></div><div><br></div><div><div>Finalmente a Roma gli Orphaned Land, una band attiva già dal 1993 e che ha sfornato</div><div>5 dischi in studio, dei quali gli ultimi tre, e cioè da "Mabool" in poi, li hanno elevati</div><div>da fenomeno di nicchia a band di rilevanza mondiale.</div><div>E di questo si tratta, di un gruppo di caratura internazionale, fatto di musicisti bravissimi,</div><div>pieni di entusiasmo, originali e ispirati, anche se, a giudicare dal pubblico presente al</div><div>concerto che stiamo recensendo, ancora non hanno il giusto seguito che meriterebbero.</div><div>I fan presenti infatti erano un pò pochi per le mie aspettative, anche se pochi ma buoni,</div><div>visto che il pubblico si è dimostrato molto caloroso e partecipe, e dimostrava una ottima</div><div>conoscenza del loro repertorio.</div><div>La loro particolarità sta principalmente nel fatto che non solo sono metallari provenienti</div><div>dalle terre di Israele e della Palestina, ma che la loro formazione è fatta da uomini che</div><div>fanno convivere con armonia e rispetto i vari credi religiosi e filosofici che ognuno di</div><div>loro ha sposato, non perdendo occasione di lanciare un messaggio di pace e di fratellanza</div><div>tra tutte le religioni e gli schieramenti che le terre del medio oriente hanno, e che spesso</div><div>sfociano purtroppo in incomprensioni, ostilità, e guerre.</div><div>La loro eterogeneicità, si riflette naturalmente anche nella loro musica, che si arricchisce</div><div>proprio con questa commistione di etnie, religioni, filosofie e culture.</div><div>Certo, si tratta pur sempre di Heavy Metal, ma gli Orphaned Land fanno un Prog Metal molto</div><div>influenzato dal folk di etnia mediorientale, e questo si nota in particolar modo nell'ultimo</div><div>album "All Is One", dall'uscita del quale scaturisce l'attuale tour che li sta portando in</div><div>tutto il mondo.</div><div>Ma ci tengo a sottolineare una volta di più che il loro fenomeno non riveste solo una</div><div>rilevanza a livello meramente musicale, ma deve essere considerato un vero e proprio</div><div>fenomeno<span style="line-height: 1.8em;">&nbsp;sociale e di costume, un bell'esempio su come deve evolversi la società.</span></div><div>&nbsp;</div><div>Ma veniamo al nostro concerto.</div><div>Io li stavo aspettando con ansia, vista la mia spassionata ammirazione per la band, la cui</div><div>suddetta triade ultimamente prodotta, reputo possa essere associata alla parola capolavoro,</div><div>per le ragioni sopra descritte e soprattutto ovviamente per la musica che contiene.</div><div>E come tutti ci aspettavamo, il concerto ha toccato principalmente il repertorio</div><div>dell'ultimo album, ben suonato in sede live, anche se con inserti preregistrati, ma vista la</div><div>massiccia presenza di orchestrazioni e cori difficilmente riproducibili dal vivo, mi sembra</div><div>anche normale.</div><div>La setlist ha attinto anche dai precedenti album, nessuno escluso, con pezzi quali i</div><div>classiconi da concerto "Norra El Norra" e "Sapari", ed anche "Ocean's Land".</div><div>Non è mancato nemmeno un bell'assolo di batteria da parte di Matan Shmuely, con tanto di&nbsp;</div><div>coinvolgimento del pubblico da lui invitato ad accompagnarlo nella sua performance con</div><div>inserti in screaming ritmato tipo "eehhh" "eehhh".</div><div>Il gruppo infatti si è dimostrato molto appassionato e coinvolgente, e ha dimostrato di</div><div>divertirsi nel suonare e di saper far divertire la sua audience, quindi non esito ad affermare</div><div>che è un gruppo molto "live".</div><div>L'unico appunto da fare è che purtroppo non era presente la cantante che è molto importante,</div><div>e che, anche se non canta in tutti i loro pezzi, là dove appare è fondamentale e dà quel tocco</div><div>in più che potrebbe rendere le loro performance ancor più straordinarie.</div></div><div><br></div>
    orphaned land, traffic, roma
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