IVASHKEVICH nasce nel dicembre 2009 dall’incontro di Gianni e Stefano Puri (rispettivamente voce+chitarra e piano/tastiere+voce) con Giorgio Felicetti (basso elettrico). Stilisticamente, IVASHKEVICH ricerca una rideclinazione del post punk e della dark wave piu’ minimale dei primi ’80, illuminandola con le risonanze delle antiche melodie popolari, delle marce militari, delle danze folkloristiche.
IVASHKEVICH è Il grido disperato di un’umanità condannata all’esistenza; un’esistenza che assume connotati così neri e degradati da farci percepire il vivere stesso come una pena, un’espiazione. Espiazione di una colpa sconosciuta.
L’umanità: sterminio di esistenze misere, omologate, il cui pensiero è totalmente annichilito dal mito dell’informazione e del benessere; miserrime esistenze cui è negata la fisicità del presente, sacrificata sull’altare del gusto comune.
L’unica possibile salvezza è – forse – la scoperta interiore dei legami con il passato ancestrale, il risveglio della coscienza antica, attraverso echi e risonanze di melodie della tradizione popolare, simbolo – pur mitizzato – di un mondo vivo e pulsante.
“Siamo sotto un nuovo ordine. siamo sotto un nuovo ordine secolare. le coordinate di questo nuovo ordine non sono più la produzione, il denaro, i profitti, le perdite, i costi o i guadagni ma la vita e la morte. la vita e la morte la vita e la morte”
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